I Manifesti nell’archivio dell’Università per Stranieri di Siena
I manifesti conservati dall’Università per Stranieri di Siena, oltre 150, costituiscono una delle serie più interessanti e preziose di tutto l’Archivio. La documentazione ha inizio nel 1923 e giunge, quasi ininterrottamente, sino ai giorni nostri aiutandoci a ripercorrere, anche visivamente, la storia dell’Università a partire dai primi Corsi di lingua «per Stranieri e connazionali».
La rassegna qui presentata spazia dal 1928 al 1937 evocando alcuni dei momenti salienti dei primi corsi senesi. Vediamo così sfilare alcuni dei protagonisti della vita politica e culturale italiana, come Giovanni Gentile, Enrico Corradini, lo scrittore e poeta Diego Valeri, accanto a personalità legate a doppio filo con il mondo senese come Ranuccio Bianchi Bandinelli, chiamato nel 1935 a tenere la conferenza inaugurale della VI annata invernale con un titolo che si rivelerà profetico: «In Italia col Cicerone». Tra le rarità spicca il manifesto che annuncia la conferenza di Corrado Ricci in occasione dell’inaugurazione della XIV annata estiva (1930). In questo caso infatti non siamo di fronte alla versione definitiva ma, come si può notare leggendo l’appunto in basso a destra, ad una «bozza di stampa» vistata dalla segreteria dell’Istituto Interuniversitario Italiano, ovvero l’ente che fino alla caduta del regime fascista svolse un controllo puntuale sulla vita della Scuola senese, valutandone sistematicamente le attività.
Alla ricca collezione fanno da pendant i manifesti di piccolo formato che venivano affiancati ai cartelloni per promuovere non solo le singole conferenze ma anche le «facilitazioni di soggiorno» e le «attrattive speciali» che vediamo garantite agli allievi già nel 1928 e che contribuivano a connotare il soggiorno senese come un’esperienza altamente formativa non solo dal punto di vista didattico ma anche da quello culturale nel senso più ampio del termine.
Manuel Rossi, archivista e assegnista di ricerca