Titolo del progetto o della ricerca
RiUscire
Sottotitolo del progetto
Rete Universitaria SocioCulturale per l'Istruzione e il Recupero in Carcere
Responsabile del progetto per Unistrasi
Prof.ssa Antonella Benucci
Indirizzo email per richiesta di informazioni
Sito internet dedicato al progetto
Contesto di riferimento del progetto
Erasmus+, Cooperation for innovation and the exchange of good practices, KA2 (settore educazione degli adulti)
Enti finanziatori
Erasmus+, Programma UE per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport (2014-2020)
Partner scientifici
Otto Friedrich-Universität Bamberg
Universitat Autonoma de Barcelona
Université Paris Diderot - Paris 7
Universidade Fernando Pessoa
Istituto Superiore di Studi Penitenziari
Periodo previsto di operatività del progetto
01/09/2014 - 07/07/2017
Abstract del progetto
La presenza di detenuti stranieri nelle strutture penitenziarie è in crescita nella maggior parte dei Paesi europei: attualmente si attesta al 40% del totale della popolazione reclusa (cfr. rapporto “Prison Education and training in Europe: current state of play and challenges”).
Tale “sovrarappresentazione” degli stranieri all’interno dei contesti penitenziari, attribuibile senz’altro anche a percorsi di emarginazione cui approdano i migranti come gruppo a rischio di esclusione sociale, richiede una particolare analisi e interventi mirati al miglioramento della globalità della comunicazione all’interno del contesto penitenziario. Il contesto penitenziario è infatti un contesto “superdiverso” per eccellenza per la presenza di soggetti con retroterra linguistico-culturali differenti al suo interno, con tutte le ulteriori difficoltà che da essa discendono: è un ambiente chiuso in cui la compresenza forzata degli individui genera un contesto problematico dal momento che la presenza di detenuti stranieri, e della conseguente diversità di cui sono portatori, viene collegata all’aumento di tensioni, conflitti e difficoltà comunicative, sia tra i reclusi tra di essi sia con il personale penitenziario.
E’ inoltre opinione diffusa che tale profilo di detenuto non possa raggiungere l’obiettivo del reinserimento nella società soprattutto a causa dello svantaggio linguistico che impedirebbe un reale immissione in ambiente lavorativo, interno o esterno al carcere e lo stesso avviene per altri Paesi europei.
L’esperienza pregressa di ricerca del proponente e dei partner dimostra invece che è possibile sfruttare e valorizzare la dimensione interlinguistica e interculturale del contesto penitenziario, trasformandolo in un luogo di risorse.
Partendo dalla convivenza di lingue a culture in un luogo di soggiorno forzato il progetto RiUscire mira a:
- valorizzare e mettere a frutto il plurilinguismo e la diversità culturale insite in contesto penitenziario;
- promuovere l’educazione degli adulti in contesto penitenziario attraverso la comunicazione interculturale tra gli attori sociali;
- fornire agli operatori gli strumenti per una migliore comprensione dei processi di comunicazione con i detenuti stranieri;
- fornire ai docenti una metodologia didattica finalizzata a ottimizzare i risultati dei percorsi di formazione rivolti al pubblico dell’apprendente “detenuto straniero”;
- fornire ai detenuti stranieri un miglioramento delle competenze linguistico-culturali e delle abilità linguistico-professionali che ne favoriranno il reinserimento sociale e lavorativo una volta scontata la pena.
Il progetto contribuirà dunque a trasformare il contesto penitenziario europeo da luogo di esclusione e privazione a luogo di acquisizione di competenze anche specializzate e di preparazione al reinserimento sociale.
Abstract del progetto in lingua inglese
RiUscire intends to take advantage of the multi/plurilingual and intercultural dimension of the prison context to turn it into a place of resources, empowerment and rehabilitation through integrated training courses addressed to foreign prisoners, prison staff and teachers working in prison. Starting from the coexistence of cultures and languages in a place of forced residence RiUscire aims to:
- Enhancing inherent multi/plurilingualism and cultural diversity in the prison context;
- Promoting adult education in the prison context through intercultural communication;
- Developing linguistic-cultural and linguistic-professional skills of detainees for the social and occupational reintegration;
- Providing operators with the tools for a better understanding of the process of communication with foreign prisoners and to teachers with a teaching methodology designed to optimize the results of training courses for the target public (foreign prisoner).
As called by the European Commission (Budapest 2010) on the promotion of best practices in prison, "Pathways to Inclusion", the present project will contribute to transforming the prison environment from a European point of exclusion and deprivation in place of enrichment and preparation for reintegration into society. To achieve these target groups, the project foresees a partnership composed by five universities from five different European countries (Italy, Germany, France, Spain and Portugal) all of them with a large experience in second language teaching and/or teaching in prisons. The project will also involve the Italian Institute for Penitentiary Studies, which has a participated in other applicant’s organisation proposals. RiUscire will build a capital of social relationships with other key stakeholders such as: Prison administrations; Offices and organisations for the treatment and educational training of prisoners; organizations and universities that lead research inside of the prison context.
Parole chiave (keywords)
Plurilinguismo, identità, multiculturalismo, contesto penitenziario, formazione linguistico-professionale, reinserimento e inclusione sociale, formazione permanente degli adulti.