“Le Origini di Siena. Pietro Piccolomini Clementini"
Progetto: “Le Origini di Siena. Pietro Piccolomini Clementini"
Il progetto di ricerca “Le Origini di Siena. Pietro Piccolomini Clementini”, nasce come linea di ricerca diretta dal prof. Jacopo Tabolli, fin dal 2018 in una collaborazione scientifica tra l'Università per Stranieri di Siena, l'Università di Siena, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, il Comune di Siena e la Direzione Regionale Musei della Toscana. La linea di ricerca dedicata alla Collezione Piccolomini Clementini – unica fra le collezioni di materiale archeologico formatasi tra fine Ottocento e primi del Novecento ad essere direttamente legata al territorio antico della città di Siena – ha mosso i suoi passi da una desolante affermazione di G. De Marinis del 1977, che, in relazione alla pubblicazione sull'archeologia della Valdelsa, in riferimento al Museo Piccolomini Clementini affermava:
“...aveva sede nel Palazzo Piccolomini in via del Capitano. Sicuramente esistente ancora nell'immediato dopoguerra, come mi riferì R. Bianchi Bandinelli, esso non fu però tra le raccolte private entrate a far parte del Museo Archeologico di Siena”
Le ricerche si sono incentrate sulla figura geniale di Pietro Piccolomini Clementini e, soprattutto, sulla dispersione della Collezione, seguita alla morte di Pietro Piccolomini nel 1907 e dell'unica figlia Pierina Piccolomini, poi Aluffi Pentini nel 1952. Il lavoro di riesame della Collezione si è avvalso di una continua ricerca archivistica presso l'Archivio di Stato di Siena, grazie alla riscoperta di una serie di manoscritti di Pietro Piccolomini, legati in particolare allo scavo del complesso di età tardo-repubblicana ed imperiale della Pieve al Bozzone. Le ricerche hanno permesso di delineare come alla morte di Pierina Aluffi Pentini l'eccezionale collezione fu suddivisa tra i cinque figli: Niccolò, Alfonso, Laura, Francesco e Bianca. progetto prevede lo studio e l'edizione integrale della Collezione “ricomposta”, nella speranza di organizzare sotto forma di una mostra temporanea di valorizzazione il racconto dell'importanza degli scavi di Pietro Piccolomini per l'intera città di Siena.