Progetto CADMO: Archeologia delle diversità e delle mobilità preromane
Progetto CADMO: Archeologia delle diversità e delle mobilità preromane
Il secondo comma dell'articolo 9 della Costituzione italiana implica che il ruolo della tutela culturale è attribuito all'intera Repubblica. Per senso di vigilanza e impegno civile, la tutela culturale appartiene a ogni ramo della Repubblica stessa, a ogni cittadino, alle istituzioni (come la scuola o l'università), e alle pubbliche amministrazioni di ogni ordine e grado. Ecco perché l'Università per Stranieri di Siena percepisce la piena responsabilità dell'educazione al patrimonio culturale, in primo luogo verso la propria comunità, in tutte le sue componenti, e quindi verso i cittadini di Siena, il suo territorio e la Repubblica italiana. Per intraprendere questa missione, l'Università per Stranieri di Siena ha promosso il progetto CADSMO (Archeologia per la Diversità e la Mobilità Preromana). L'obiettivo di CADMO è quello di attuare il progetto Costituzionale, nelle forme più avanzate ed efficaci, facendo dell'archeologia il tema principale della ricerca promossa. Questa missione non segue una prospettiva tradizionale, ma mira piuttosto a studiare la tutela e la valorizzazione della diversità e delle diverse forme di mobilità (sociale, culturale, economica, ecc.) in una prospettiva di lungo periodo e stimolando l'interdisciplinarità, con un'enfasi dedicata alla creazione di percorsi culturali e digitali per territori sostenibili. Multiculturalismo e multilinguismo (secondo la missione dell'Università) sono la base costitutiva della ricerca, come documentato nel record archeologico e in senso più ampio nelle discipline degli studi classici, della storia dell'arte, dell'antropologia e delle scienze dell'antichità. L'attuazione del progetto costituzionale attraverso quei processi - che si basano sull'interazione della cittadinanza con il suo patrimonio materiale e immateriale - richiede l'istituzione di strategie e soluzioni innovative per l'uso, la trasformazione e la conservazione del patrimonio comune, attraverso meccanismi di identità condivisa. L'ambizione del CADMO è quella di attivare forme di economia sostenibile e circolare che abbiano al loro centro l'uso consapevole del patrimonio culturale, come premessa per la sua manutenzione e il suo riconoscimento. Il nome del progetto richiama il mitico fondatore di Tebe, il re Cadmo, che scavò e piantò i denti del drago della Colchide nella terra da cui si generarono le torri della città e le sue mura. Il racconto della 'prima' città fondata, al tempo del mito, diventa un esempio di educazione alla cittadinanza che feconda e promuove nuove forme di società contemporanea.