FascLit. Fascist Literature: Three Poetry Competitions in Fascist Italy
Dal 1 settembre 2024 l’Università per Stranieri di Siena è l’istituzione ospite del progetto di ricerca biennale FascLit, finanziato dal programma europeo di mobilità per giovani ricercatori Marie Skłodowska-Curie Actions. Post-doctoral Fellowship. Responsabile del progetto, sotto la supervisione di Anna Baldini, è la dott.sa Élise Varcin, formatasi all’École Normale Supérieure di Lione.
Il progetto intende indagare il rapporto tra letteratura e totalitarismo concentrandosi su tre premi letterari che si svolsero negli anni Trenta nell'Italia fascista: «Poeti del tempo di Mussolini», «Cervia» e «Viareggio». Pur non avendo mai imposto criteri estetici predefiniti all'arte, Mussolini pensava che una nuova letteratura sarebbe sorta spontaneamente dalla vita in un paese veramente fascista. Ciò che accomuna i tre premi analizzati è il fatto di essere stati controllati, direttamente o indirettamente, da Galeazzo Ciano, Ministro della Stampa e della Propaganda dal 1935 e dal 1936 Ministro degli Affari Esteri. Rappresentano quindi un caso di studio importante e concreto per esplorare come i politici fascisti abbiano cercato di plasmare la cultura italiana e come le ambizioni artistiche e personali abbiano cercato di contribuire alla creazione della civiltà fascista auspicata da Mussolini. L'obiettivo di FascLit è infatti duplice: ricostruire la storia e le dinamiche dei tre premi e delle reti di intellettuali coinvolti sulla base di un lavoro d'archivio; analizzare le opere premiate combinando gli strumenti tradizionali dell'analisi letteraria con quelli all'avanguardia della testometria digitale per capire cosa significasse “letteratura fascista” per i fascisti. Grazie a un approccio multidisciplinare all'incrocio tra storia, sociologia della cultura e letteratura, questo progetto si propone di analizzare sistematicamente i tre premi, mettendo insieme gli aspetti politici e istituzionali e la dimensione culturale e letteraria.
ENGLISH VERSION
From September 1, 2024, the University for Foreigners of Siena will host the two-year research project FascLit, funded by the European mobility program for young researchers Marie Skłodowska-Curie Actions. Post-doctoral Fellowship. The project manager, under the supervision of Anna Baldini, is Dr. Élise Varcin, who trained at the École Normale Supérieure in Lyon.
FascLit investigates the relationship between literature and totalitarianism by focusing on three literary prizes which took place in the 1930s in Fascist Italy: “Poeti del tempo di Mussolini”, “Cervia” and “Viareggio”. While Mussolini never imposed predefined aesthetic criteria on art, he thought a new literature would rise spontaneously from living in a truly Fascist country. What is common to the three prizes analysed is that they were controlled, directly or indirectly, by Galeazzo Ciano, Minister of Press and Propaganda from 1935 and from 1936 Minister of Foreign Affairs. Thus, they represent a prominent and concrete case study for exploring how Fascist politicians tried to shape Italian culture and how artistic and personal ambitions sought to contribute to the creation of the Fascist civilisation Mussolini called for. The aim of FascLit is indeed twofold: to reconstruct the history and dynamics of the three prizes and the networks of intellectuals involved based on archival work; to analyse the prize-winning works by combining the traditional tools of literary analysis with the cutting-edge tools of digital textometry to understand what “Fascist literature” meant for the Fascists. Thanks to a multi-disciplinary approach at the intersection of history, sociology of culture and literature, this project aims to systematically analyse the three prizes, bringing together the political and institutional aspects and the cultural and literary dimension.