Margini. Oltre il canone

Tra le accezioni della parola "canone", la più ricorrente nel dibattito culturale contemporaneo è quella che definisce l’insieme di scelte arbitrarie e mutevoli nel tempo che una determinata società opera per stabilire una selezione di autori, opere e metodologie ritenute esemplari. 
Questa costruzione culturale, trasmessa di generazione in generazione, ha spesso portato alla marginalizzazione di discipline, approcci e contenuti non conformi ai criteri dominanti. Ciò che devia dalla norma viene etichettato come anomalo e, in quanto tale, escluso dal discorso critico egemone. Eppure, come sottolinea Carlo Ginzburg: «i casi anomali sono particolarmente promettenti, dato che le anomalie, come notò Kierkegaard, sono più ricche, sul piano cognitivo, delle norme, perché le anomalie includono necessariamente le norme – mentre non è vero l'inverso» (Carlo Ginzburg, "La lettera uccide", p. 83). 
Fissare il proprio sguardo sulle anomalie e al contempo riflettere sulle stesse norme che regolano il canone, assumendo un punto di vista volontariamente marginale: sono, questi, due atteggiamenti che valorizzano la marginalità come «un luogo radicale di possibilità, uno spazio di resistenza» in cui posizionarsi con la propria ricerca (Bell Hooks, "Elogio del margine", p. 68).

Ponendosi in questa linea teorica, il convegno "Margini. Oltre il canone" -  che si terrà a Siena dal 26 al 28 novembre 2025 - si propone di indagare ambiti di ricerca, autori, opere, correnti artistiche e metodologie ritenute marginali o periferici rispetto alla riflessione critica dominante o rispetto ai principali luoghi e ambienti di diffusione, per analizzare il rapporto tra questi e il canone oltre che per discutere le strutture di esclusione, in modo da aprire a nuove possibilità di ricerca. L’obiettivo del convegno sarà quello di offrire uno spazio di confronto interdisciplinare in cui interrogarsi attraverso una pluralità di sguardi, di voci e di metodi negli ambiti della linguistica, della letteratura, della storia, della filologia, della storia dell’arte, dell’archeologia, della storia del cinema e della comparatistica. 

Non sarà necessario pagare una quota d’iscrizione. 
Dopo un processo di peer review, una selezione dei lavori scritti sarà pubblicata in un volume miscellaneo.
Le sessioni del convegno saranno organizzate per aree tematiche e non necessariamente disciplinari, nell’auspicio di creare momenti di confronto tra specialiste e specialisti di settori diversi.
La lingua ufficiale del convegno è l’italiano; saranno però accolte anche relazioni in inglese.
I principali, ma non gli unici, ambiti di ricerca accolti per il convegno saranno:
• Linguistica
• Storia della lingua, lessicografia e lessicologia
• Didattica delle lingue
• Letteratura italiana e letterature comparate
• Filologia italiana e romanza
• Storia medievale, moderna e contemporanea
• Storia dell’arte e archeologia
• Storia del cinema

Temario
Alcuni suggerimenti per le vostre proposte di intervento:
- Linguistica e Storia della Lingua: differenti varietà linguistiche, lingua e lessico di autori periferici rispetto al canone linguistico e letterario, dialetti, lingue minoritarie, fenomeni di contatto linguistico, variazione e mutamento linguistico, interferenze e prestiti.
- Didattica delle Lingue: insegnamento e apprendimento delle lingue minoritarie, educazione linguistica inclusiva, metodologie didattiche per pubblici svantaggiati, strategie per la valorizzazione di varietà non standard e per l’insegnamento delle lingue in contesti migratori e diasporici, metodi e approcci glottodidattici non convenzionali.
- Letteratura italiana e Letterature comparate: autori, autrici e opere ritenuti “minori” dalla critica, generi letterari non canonici, letterature postcoloniali, scritture ibride e sperimentali, produzione letteraria in lingue minoritarie.
- Filologia italiana e romanza: rami periferici della tradizione manoscritta di un testo, tradizioni testuali di autori minori, tradizioni estravaganti, testi liminali, glosse e marginalia, relazioni intertestuali non solitamente indagate.
- Storia medievale, moderna e contemporanea: studi su minoranze, comunità diasporiche e immigrate, narrazioni escluse o sottorappresentate, tematiche inerenti a fenomeni di marginalità sociale, o di discriminazioni ivi comprese quelle religiose e di genere, riflessioni storiografiche.
- Archeologia, Storia dell’Arte e Storia del Cinema: patrimoni archeologici periferici o marginalizzati nel discorso storico-artistico, espressioni artistiche non canoniche, artisti o registi dimenticati o relegati a trattazioni minoritarie, cinema inerente fenomeni di marginalità sociale e/o culturale.

Saranno valutate proposte di abstract della misura di non oltre 2000 caratteri (spazi inclusi, bibliografia esclusa), da parte di studiose e studiosi (laureande/i, laureate/i, dottorande/i, assegniste/i, ricercatrici/ricercatori) senza limiti anagrafici, corredate da un breve profilo biografico (max 900 caratteri).
Nello spirito di scambio e collaborazione che il convegno si impegna a promuovere, sarà ben accetta la presentazione di proposte a più voci. 
Le studiose e gli studiosi interessate/i a partecipare sono invitate/i a compilare il modulo online disponibile a questo link con le informazioni richieste e a caricare l’abstract all’interno del modulo. 
L’abstract dovrà essere allegato in formato .pdf e dovrà essere anonimo: il nome del file sarà una parola chiave rappresentativa della proposta. 

La scadenza per l'invio delle proposte di intervento è fissata al 18 aprile 2025.
Sarà possibile seguire gli aggiornamenti sul sito del convegno: https://margini2025.my.canva.site/ 

Per ogni richiesta di informazioni e/o chiarimenti sarà possibile rivolgersi al comitato organizzatore all’indirizzo: margini2025@unistrasi.it

Locandina